domenica 26 febbraio 2017

Colpo di frusta? Basta pretesti per non risarcirlo!


Ancora una sentenza contro le Compagnie di assicurazione che tentano qualsiasi pretesto per non risarcire il cosiddetto "colpo di frusta". Il Giudice di Pace di Venezia con la sentenza n. 796/2016 ha condannato l'Assicurazione al risarcimento del danno e alla segnalazione all'IVASS, istituto che dovrebbe vigilare sul comportamento delle Assicurazioni.
Nel caso in questione, la Compagnia si era rifiutata di risarcire il danno da colpo di frusta in mancanza degli esami radiologici. Secondo il giudice, gli esami clinici effettuati dai medici del Pronto Soccorso sono ben sufficienti a determinare l'esistenza della lesione subita anche in mancanza di esami strumentali in quanto gli esami radiologici non influiscono sulla liquidazione del danno perché non sarebbero comunque in grado di rilevare eventuali alterazioni dei tessuti molli. Anche questa sentenza va ad aggiungersi ad altre, già pronunciate da Tribunali e dalla Corte di Cassazione che hanno finalmente chiarito come il trauma al rachide cervicale o dorsolombare possano essere "certificati" a seguito di riscontro medico legale e la mancanza di riscontro con esami strumentali (radiografie, risonanza magnetica, ecc.) non può essere un elemento determinante per la loro esclusione sotto il profilo della risarcibilità.
Si ritorna quindi ad affidarsi alla perizia del medico legale per stabilire o meno l'esistenza del "colpo di frusta", auspicando che anche da parte dei medici legali "fiduciari" delle Compagnie di assicurazione ci sia una maggiore obiettività nel riscontrare tali lesioni che, in molti casi, comportano situazioni dolorose che compromettono l'integrità psicofisica del soggetto danneggiato in maniera permanente. Un più equo riconoscimento di tali lesioni, spesso conseguenti ad incidenti stradali, non solo permetterebbe di ottenere un giusto risarcimento da parte degli assicurati / danneggiati già nella fase stragiudiziale, evitando nel contempo di intasare le aule dei Tribunali per vedere riconosciuti i diritti dei cittadini.

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